LUANA PERILLI
THE MAN OF THE SEASON
(IN LOVING MEMORY OF LOVING MEMORIES)
La si potrebbe definire artista del “non senso”. O meglio, di quel senso della normalità che le sue opere, puntualmente, capovolgono. Un sottile gioco di fraintendimenti tra realtà e immaginazione dal gusto “stuzzicante”… tutto questo è Luana Perilli, giovane artista romana, il cui lavoro «s’incentra sull’analisi del linguaggio, delle strutture narrative e della memoria attraverso l’uso di media differenti quali installazioni, scultura, video, animazione e progetti site specific» come lei stessa spiega.
Molto apprezzata, sia in Italia che all’estero, il suo curriculum vanta presenze in importanti mostre di città come Praga, Chicago, Berlino, Roma e Buenos Aires solo per citarne alcune; mentre uno dei suoi ultimi progetti, dal titolo Manutenzione sentimentale della macchina celibe, può essere visitato presso The Gallery Apart di via Monserrato 40 a Roma fino al prossimo 13 febbraio.
Creativa instancabile, appena lo scorso anno Luana ha vinto il premio Musicbox (fiera Artò di Roma) e il premio Termoli, proprio con la rassegna che noi di G.A.Z abbiamo scelto di presentarvi: The Man of The Season (in loving memory of loving memories). Si tratta di una ricerca sulle strutture narrative del cinema e sulla loro trasformazione in linguaggio, partendo dagli studi di Propp sulle fiabe, applicandoli alle sequenze cinematografiche. Il risultato è che modificando la posizione delle scene nella sequenza, se ne modifica il significato.
«Ho selezionato una serie di scene iconografiche dell’immaginario cinematografico facendole interpretare a grossi puppet, nell’ambientazione neutra della Citè des Arts di Parigi – dice l’artista -. I personaggi sono ispirati ai divi del cinema muto e le opere prendono i nomi delle funzioni narrative di Propp (complicità, fuga, partenza, privazione, etc.); ogni immagine funziona come apertura ad evocazioni visive ed individuali che invitano lo spettatore ad immaginare il possibile rapporto tra l’installazione e il suo titolo e, quindi, nel costruirsi un ipotetico antefatto della narrazione che, a questo punto diventa personale».
Ogni progetto è differente dall’altro. Ogni opera esprime tutta la poliedricità dell’esteta Perilli che vi invitiamo a conoscere nelle prossime pagine.